La ludopatia assume un significato patologico quando è ricorrente e costante nel tempo. È stata classificata nel 2013 come dipendenza comportamentale all’interno del Manuale diagnostico e statistico dei disturbo mentali, questi ultimi si possono distinguere in base al tipo di gioco d’azzardo. I giochi che alimentano di più la dipendenza però sono principalmente i giochi online, le slot machine e le scommesse.
La ludopatia inizia in modo quasi impercettibile e subdolo, inizialmente la persona cerca nel gioco uno svago che agisca bloccando i pensieri e le sensazioni negative non rendendosi conto di star andando in contro ad una cosa che piano piano lo divorerà sempre di più mandando in rovina la propria vita (motivi economici,lavoro,famiglia,ecc…) Il ludopatico è, in definitiva, una persona incapace di gestire il primo impulso che determinerà il comportamento legato alla gratificazione, o alla eccitazione.
by chia06 | Commenti disabilitati su La LudopatiaTEMPO LIBERO
Le donne hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’informatica. Fin dai primi giorni del settore, molte donne hanno contribuito con innovazioni tecniche e scientifiche che hanno cambiato il corso della storia della tecnologia. Purtroppo, per lungo tempo, le loro realizzazioni sono state spesso ignorate o sottovalutate.
Una delle prime donne a lavorare nell’informatica è stata Ada Lovelace, considerata la prima programmatrice. Il suo lavoro sullo sviluppo di algoritmi per la macchina analitica di Charles Babbage, nel XIX secolo, ha gettato le basi per la programmazione moderna. In seguito, donne come Grace Hopper, che ha sviluppato il linguaggio di programmazione COBOL, hanno avuto un impatto enorme sull’evoluzione dei computer.
Nel corso degli anni, molte altre donne hanno avuto un impatto decisivo nell’informatica. Hanno lavorato come sviluppatrici di software, ingegnere hardware e ricercatrici. Mary Kenneth Keller, ad esempio, è stata una delle prime a ottenere un dottorato in informatica e ha contribuito al linguaggio di programmazione BASIC.
Nonostante le difficoltà legate alla presenza femminile nel settore tecnologico, il numero di donne che intraprendono carriere in informatica è in crescita. Oggi, le donne continuano a giocare un ruolo chiave nell’innovazione tecnologica e nella leadership nel campo dell’informatica. Il loro contributo è essenziale per il progresso e la diversità del settore.
La promozione della parità di genere in ambito tecnologico e l’incoraggiamento delle giovani ragazze ad avvicinarsi all’informatica sono aspetti fondamentali per garantire un futuro più inclusivo e innovativo.
Mary Kenneth Keller
Mary Kenneth Keller (1913-1985) è stata una pioniera nel campo dell’informatica. Appartenente all’ordine delle Suore di Notre Dame, si dedicò alla scienza e alla tecnologia. Fu una delle prime donne a ottenere un dottorato in informatica nel 1965 alla University of Wisconsin.
Keller ha contribuito allo sviluppo del linguaggio di programmazione BASIC, progettato per essere semplice e accessibile. Questo linguaggio ha permesso a molti studenti di imparare a programmare.
Oltre alla sua carriera accademica, Keller ha insegnato informatica e ha promosso l’uso dei computer nelle scuole. Il suo lavoro ha avuto un grande impatto sulla formazione in informatica e ha aperto la strada a molte donne nel campo della tecnologia.